Tom Clancy, l’autore di numerosi libri di fantapolitica scomparso un anno fa, era senz’altro dotato di una straordinaria intuizione e di contatti privilegiati all’interno dei servizi di sicurezza e delle forze armate USA e alleate.
Nei suoi libri compaiono episodi immaginari ma incredibilmente realistici e molto vicini a quanto la realtà dei fatti avrebbe dimostrato pochi anni dopo.
Mi viene in mente “Debt of Honor” del 1994, nel quale un singolo terrorista ai comandi di un B747 lo fa schiantare contro il Campidoglio di Washington, una sinistra profezia di quanto sarebbe avvenuto sette anni dopo, nel 2001, con le Torri Gemelle a New York.
In “Executive Orders” del 1996, l’Iran si “annette” l’Iraq approfittando del dissesto politico di quest’ultimo e creando un mega-stato islamico. I fatti della cronaca di questi giorni, che mostrano il gruppo terroristico ISIS (che sta per Stato Islamico Iran e Siria) non possono non ricordarci quanto Clancy ci fosse andato vicino 18 anni fa!
Nel più recente “Command Authority”, scritto a quattro mani con Mark Greaney e pubblicato postumo a fine 2013, Clancy descrive le mire e le manovre russe sull’Ucraina e ai danni di altri stati un tempo parte dell’Unione Sovietica. Ma prima ancora, nella trama del videogioco “Ghost Recon” (2001), Clancy aveva previsto l’entrata dei carri armati russi in Georgia, evento anche questo che si sarebbe verificato solo pochi mesi dopo le date immaginate dall’autore.
Incredibile prescienza, estrema sensibilità agli umori della politica e del terrorismo internazionali, pura coincidenza o stretti contatti con elementi ben informati—ed evidentemente poco ascoltati—nei servizi di sicurezza? Probabilmente alla base delle straordinarie intuizioni di Clancy c’è un po’ di tutto quanto sopra.
Nel primo libro citato, “Debt of Honor” del 1994, la distruzione del Campidoglio decapita di fatto gli Stati Uniti, eliminando insieme al Presidente gran parte dei ministri, dei deputati e dei senatori. Nel sequel, “Executive Orders” del 1996, il nuovo Presidente, Jack Ryan—l’arci-eroe creato da Clancy e presente in gran parte dei suoi libri—si trova a dover ricostruire da zero gli organi legislativi ed esecutivi del Paese, nominando senatori, ministri, massimi dirigenti delle agenzie governative e perfino i giudici della corte suprema in sostituzione di quelli periti nell’attentato, il cui tempismo era stato accuratamente studiato dal terrorista per paralizzare l’America.
Ryan si dedica a questo compito di ricostruzione selezionando figure “tecniche” competenti e non contaminate dalla politica, nonostante lo scetticismo della stampa e l’ostruzionismo dei politici di professione, per riportare il Paese agli ideali costituzionali. Ryan detesta i lobbisti, i politici aggrappati alle loro poltrone e presto odierà anche i giornalisti venduti. Da indipendente, la sua lealtà è riservata esclusivamente ai cittadini, ai suoi collaboratori e alla sua famiglia.
Più volte, durante la rilettura di questo vecchio libro, ho posato il Kindle e mi sono chiesto: non sarebbe una grande occasione anche per l’Italia se in un solo attimo la corruzione, l’incompetenza e l’inamovibilità della Casta dovessero essere disintegrate? Ma non vado oltre per non ritrovarmi accusato di fantasie terroristiche.