Per una volta—anzi, per la prima volta dal 24 Febbraio 2022—non stiamo parlando dei razzi sparati dai russi su obiettivi civili in Ucraina.
Stavolta, dopo una pausa di 50 anni, riprende il programma lunare della federazione russa. L’ultima missione di questo tipo risale infatti ai tempi bui dell’URSS.
Ma perché puntare alla luna proprio ora?
Il momento non è certo propizio per Mosca. La guerra (che ormai quasi nessuno insiste più a chiamare “operazione militare speciale”) dura ormai da oltre 500 giorni e va male, i programmi di collaborazione con le agenzie spaziali dell’Occidente sono stati sospesi, l’economia russa va a rotoli nonostante la propaganda a uso strettamente  interno, e infine l’opinione pubblica mondiale è disgustata dalle atrocità commesse dai russi in Ucraina e si domanda che senso abbia rilanciare un ambizioso programma spaziale quando in Russia cresce la povertà e le perdite di risorse umane sul fronte hanno superato la soglia dei 250.000 morti, secondo stime di Kyiv. Per non parlare dei danni enormi subiti dall’Ucraina e che prima o poi Mosca dovrà andare alla cassa a saldare.
La risposta è una: la missione lunare serve a dare lustro all’immagine ammaccata di Putin, il quale ovviamente punta a farsi riconfermare alle presidenziali del Marzo 2024.
Gran parte della popolazione russa è imboccata dalla propaganda di regime e ripete a pappagallo la narrazione ufficiale in materia di guerra ed economia, ma il fronte del dubbio cresce. Un successo della missione lunare risveglierebbe l’orgoglio nazionale e andrebbe a esclusivo vantaggio del presidente-dittatore. Anche se il 20% dei russi (quasi 30 milioni di persone) non ha il bagno in casa, lo sbarco sulla luna sarebbe motivo di soddisfazione proprio per questo segmento emarginato, male informato e facilmente influenzabile.
Prima del Febbraio 2022 non avrei mai pensato di affermare quanto segue: se la missione lunare fallisse sarebbe una vittoria morale per chi rigetta e condanna le mire imperiali di Putin. Gli scopi scientifici non ingannano quasi più nessuno.
“Lo studio della luna non è l’obiettivo”, dice Vitaliy Egorov, giornalista e blogger russo.

Aggiornamento del 20/08/2023: missione fallita, il veicolo spaziale russo si è appena schiantato sulla superficie lunare. Adesso vediamo come vanno le cose con la sonda indiana, che sta per tentare la stessa operazione.