Molti ricorderanno il vecchio classico di Joseph Heller “Catch 22” (in Italia “Comma 22”).
Il problema del titolo italiano è che comma non traduce affatto il significato di “catch”, cioè paradosso, tranello (che invece è l’essenza del libro.)
Fast-Forward dal 1961 al 2022.
La Russia, che ha invaso l’Ucraina il 24 Febbraio con alterne vicende, decide a Novembre di evacuare le sue truppe da Kherson, capoluogo dell’omonima Oblast, creando panico e sgomento tra i telepropagandisti al soldo del Cremlino che da tempo sbraitano invocando misure militari draconiane che farebbero impallidire un feldmaresciallo dell’esercito nazista.
In questo squallido panorama dell’informazione di regime in Russia, ha brillato per pochi secondi il sottile umorismo di un certo Andrey Norkin, conduttore del programma Mesto Vstreci del canale di stato NTV e propagandista allineato (finora) con il regime.
Ecco in breve il Catch 22 creato dal Cremlino e spiegato da Norkin (libera traduzione dello scrivente).
“Abbiamo appreso dal Ministero della Difesa la decisione di ritirarsi sulla riva sinistra del Dnipro.
Non chiedetemi che cosa ne penso, non ve lo dirò.
Vi posso però dire perché non lo farò.
Se dico di essere d’accordo con la decisione di abbandonare Kherson, sto sostenendo pubblicamente la violazione dell’integrità territoriale della Russia [che da qualche settimana ha dichiarato la regione di Kherson parte integrante della federazione russa]. Ciò costituisce un crimine ai sensi del codice penale Art. 280 Paragrafo 1 ed è punibile con diversi anni di carcere. Se tuttavia definisco errata la decisione del Ministero della Difesa di abbandonare Kherson, getto pubblicamente discredito sulle forze armate russe, il che ricade sotto lo stesso Articolo 280, ma al Paragrafo 3, e la pena è pressoché la stessa.
Ecco, io non voglio andare in prigione.”
Se aggiungessi altro rischierei di inquinare la squisitezza di questo momento.