In un supermercato vicino casa ho trovato un Syrah francese e ne ho comprato al volo una dozzina di bottiglie.
Premetto che il Syrah è un vino che mi piace molto e negli anni ho avuto modo di apprezzarne le diverse varietà francese, siciliana e australiana.
Ma la ragione per la quale ho comprato più bottiglie di questa particolare casa del Languedoc è l’inconsueta etichetta: Arrogant Frog.
Frog è un epiteto poco cortese riservato dagli inglesi ai loro eterni rivali, i francesi. Sarà per l’allitterazione French/Frog, sarà per la “r” dei francesi che all’orecchio britannico ricorda il verso della rana, o per via della specialità francese cuisses de grenouille – o più probabilmente per un misto delle tre ragioni.
Perché una casa vinicola francese decida di chiamarsi Arrogant Frog ci vuole però una bella dose di autoironia, e a mio avviso l’autoironia si associa sempre a un elevato livello di intelligenza. Confesso di avere un debole per chi (individuo o organizzazione) mostri di possedere questa dote.
Inoltre, se sai di produrre vini scadenti, invece di darti nomi creativi come questo, pensi a nasconderti dietro formule collaudate e titoli rassicuranti. Insomma, ho pensato, il vino di questa casa dev’essere niente male…
Ecco quindi perché in cantina ho fatto posto alla Rana Arrogante, preferendola ad altre etichette che conoscevo già. E non è la prima volta che mi lascio sedurre dalla grafica e dalla creatività dell’etichetta quando compro una determinata bottiglia per la prima volta
Ah già, qualcuno mi chiederà : e com’era il vino?
Ha un bel colore rubino, è morbido e profumato. Altro dirvi non so, non sono un intenditore. A me piace molto e, chi dei miei amici l’ha assaggiato, lo ha apprezzato. Per me basta e avanza.