Sono stato un paio di giorni in Germania per motivi di lavoro e ho “scoperto” la valle del fiume Rems (o Remstal).
Si trova a NE di Stoccarda ed è una zona ad alta densità industriale, ma a differenza della Ruhr, il vecchio cuore siderurgico tedesco (che è molto più a Nord, tra Düsseldorf e Dortmund), il paesaggio qui è splendido e fatto di un alternarsi di valli e verdi colline.
In questa zona del Baden-Württemberg sorgono molte fabbriche rinomate, specialmente nel settore della meccanica di precisione. La storica Mauser, che dalla metà dell’800 produce le celebri armi da fuoco, oggi ha anche una consociata nel settore delle macchine a controllo numerico.
Molte cittadine mostrano ancora tracce di archeologia industriale, come le vecchie ciminiere in mattoni rossi. A Schorndorf (paese natale di Gottlieb Daimler, pioniere dell’automobile) ce ne sono un paio perfettamente conservate. Una è proprio quella della birreria Kesselhaus , che è nata nel 2001 nei locali di una vecchia fabbrica di caldaie (Kessel) e ha un suo impianto da dieci ettolitri che produce splendide birre.
Ma per potermi bere in santa pace 3 Weissbier non pastorizzate ho dovuto guadagnarmele. Ho passato due giornate in una fabbrica per approfondire le mie conoscenze nel settore delle macchine utensili, dalla fase di progettazione CAD ai collaudi pre-consegna. I ritmi in Germania sono lenti e misurati, l’atmosfera familiare e rilassata.
Alle 09:00 già si fa la prima pausa. Frau Pfeiffer del commerciale e l’Ing. Mören dell’Uffico Tecnico prendono posto a un tavolino e si fanno una partita a Skat, un classico gioco di carte tedesco. Nel reparto montaggio, si scartano delle Brezel fresche fresche di forno e si beve aranciata (niente birra sul posto di lavoro).
Gran parte dei dipendenti sono qui da anni e conoscono bene il loro mestiere. Non ci sono giovani rampanti e l’età media è sui 40. Capelli grigi, panze da birra e pelate luccicanti ti fanno sentire a casa. Qui si lavora per consegnare le macchine in tempo, ma nel frattempo si scherza e si ride.
Una macchina che verrà prelevata domani è stata montata con delle tolleranze fuori norma e va sistemata. Ci vorranno delle ore, ma nessuno si agita e va nel panico. Il tecnico mi guarda, fa l’occhietto e mormora senza muovere la sigaretta che ha in bocca: “Grosse Probleme, grosse Probleme!” Intanto arriva un tizio dall’ufficio tecnico con una stampata del computer: è un particolare della macchina sul quale si può agire per rimettere tutto posto.
Si smonta, si fresa, si misura, si rimonta.
Magari oggi non si riesce a staccare alle 16:00, ma quando domani arriva il camion per prelevarla, la macchina sarà in perfetta regola.
Riparto per l’Italia con una mezza dozzina di Brezel nel bagaglio e la convinzione che i Cinesi non ce la faranno a uccidere l’Europa delle piccole e medie imprese.
E poi che cavolo ne sanno i Cinesi di come si fanno le Brezel?