Mentre aspettavo distratto la metropolitana qualche giorno fa, mi sono reso conto che un notiziario proiettato su una parete della stazione mostrava le previsioni astrali. Incredibile – mi sono detto – nel 2014 c’è ancora chi crede a queste baggianate.
Ho fatto qualche ricerca e sembra in realtà che circa la metà degli italiani consulti regolarmente l’oroscopo.
In altre parole, qualche decina di milioni di persone crede ancora che la posizione degli astri al momento della sua nascita abbia una qualche influenza sulle vicende della sua vita.
Incrociate questo dato – che da solo è piuttosto innocuo – con una recente ricerca OECD e c’è da cominciare a preoccuparsi.
Secondo questa ricerca, circa un quarto della popolazione adulta in Italia è a livelli di alfabetismo così bassi da essere preoccupanti, mentre circa un terzo ha scarsa dimestichezza con i numeri.
Vogliamo scommettere che i più “culturalmente disabili” sono quelli che credono all’oroscopo? E che fra loro quelli più disastrati sono proprio le persone che consultano maghi e chiaroveggenti?
Non ci sono risultanze scientifiche che lo dimostrino, ma si tratta di una mia personale convinzione. Ritengo infatti abbastanza probabile che qualcuno che ancora crede all’oroscopo abbia un livello di competenza medio-basso. (Stendiamo un velo pietoso sull’intelligenza).
Avreste mai detto che l’Italia si trovasse ancora a livelli di ignoranza come quelli evidenziati dall’OECD – e riportati nell’Ottobre 2013 da The Economist? A tenerci compagnia all’ultimo posto tra i paesi avanzati c’è la Spagna, mentre i primi posti per alfabetizzazione e abilità numerica sono detenuti da Finlandia, Giappone e Olanda.
E questo nonostante le iscrizioni all’università in Italia siano passate dal 4% dei giovani nel 1951 a oltre il 40% nel 2008, cioè più che decuplicate in mezzo secolo.
Ma sempre la ricerca OECD indica un altro fatto preoccupante: Italia, Spagna e Stati Uniti vantano un elevato numero di laureati, ma questi ultimi si sono rivelati culturalmente indietro rispetto ai giovani di Giappone e Olanda che abbiano conseguito il solo diploma di scuola media superiore.
Insomma – come qualcuno già da tempo sospettava – le università italiane sfornano laureati incompetenti e rischiano di diventare stamperie di diplomi inutili.
Siamo un Paese di dottori ignoranti e incapaci di gestire semplici calcoli matematici senza dover ricorrere ad un’App dello smartphone? E di questo passo dove andremo a finire?
La Repubblica Italiana è nata il 2 Giugno 1946, quindi è del segno dei Gemelli. Adesso consulto l’oroscopo e vi faccio sapere.